Giulio e Valerio si frequentano da oltre quarant’anni, ma non hanno ancora deciso se diventare amici. C’è un forte legame tra di loro, un filo invisibile che li tiene uniti nonostante le divergenze, ma che non si è mai trasformato in una dichiarata amicizia. Si incontrano spesso, discutono, polemizzano e talvolta litigano per delle idee. Tuttavia, alla fine di ogni discussione e nonostante l’intensità dei dibattiti, nessuno dei due cede o modifica le proprie convinzioni. È come se ogni discussione non fosse tanto un tentativo di persuadere l’altro, quanto piuttosto un esercizio per rafforzare le proprie idee.
Una notte, dopo un acceso dibattito sulle donne, Giulio e Valerio decidono di avventurarsi nei vicoli bui della città alla ricerca di una prostituta con cui parlare. Valerio ritiene che le donne siano tutte ‘stronze’ e anche un po’ ‘puttane’, mentre Giulio sostiene che, persino tra le prostitute, spesso oggetto di giudizi e condanne sociali, si possano trovare donne di grande umanità e affetto.
La loro è una bravata notturna che li porta a esplorare una realtà diversa da quella immaginata e che, inevitabilmente, cambierà il loro modo di vedere e abitare il mondo.