Dal Seicento al Novecento, con un vistoso infittirsi
Dal Seicento al Novecento, con un vistoso infittirsi della campionatura
degli ultimi due secoli, scorrono in questo libro diecine di
esempi di un genere letterario che fatalmente (e sventuratamente)
quasi nessuno pratica più. È il genere dell’epistolario o del carteggio:
in molti casi una vera e propria arte, che varca il pur significativo
perimetro della confidenza privata, della testimonianza
autobiografica. Da Leopardi a Fogazzaro e a Carducci; da Papini
a Soffici e a Prezzolini; da Palazzeschi a Ungaretti e a Montale, da
Quasimodo a Saba e a Sereni, da Bertolucci a Parronchi e a Pratolini…,
una galleria di personaggi si rappresenta e si confessa in un
conciso biglietto o in una lunga lettera, per lo più vergata a mano.
Sullo sfondo di queste sempre notevoli prove di stile si chiarisce il
carattere di una società (letteraria ma non solo), piena di energie
come di debolezze, generosa ma pronta alla polemica e al sospetto
nel momento stesso in cui comunica le proprie passioni.
Silvio Ramat