Un libro brillante e infuocato come infuocate
erano le armonie del grande Niccolò Paganini.
Un libro che cattura l'attenzione pagina dopo pagina
in un racconto dettagliato e scorrevole
e fa immergere il lettore in un contesto
di affabile narrazione e musica.
Fabio Armiliato
Un violinista abilissimo seduttore.
Un diavolo deciso sobillatore che ha scelto di vivere in un appartamento inconsueto, stupefacente e raro.
Una cameriera litigiosa e insolente che vuole giocare a quest’ultimo un tiro mancino.
Un Santo Patrono invitato a intervenire.
Maliarde, saghe, spettri e ombre notturne.
Personaggi tutti che volteggiano in un ritmo incalzante tra serenate e terzetti, minuetti, capricci, tarantelle e quartetti.
Ma chi è questo violinista, viso adunco e pallore impressionante, mani lunghe, magre, agili e leggere, pieghevoli come ali d’uccello, che si va esibendo come una rockstar, nel Settecento, con occhialini blu e capelli al vento, gilets variopinti e giacche gialle?
Una narrazione brillante in cui il fantastico si intreccia con il reale, il bene si scontra col male e il sortilegio armonioso si compie e si rinnova di continuo attraverso un piccolo strumento e un arco sottile, un violino, incendiando la fantasia popolare.
Una storia fantastica che rispolvera la leggendaria figura di uno dei musicisti più conosciuti della storia della musica, Niccolò Paganini il demonio in frac.