Roberto Borghetti, di anni 51, nato e residente ad Ancona, si dedica alla poesia ed alle letture umanistiche sin dall’età adolescenziale. Scrive a periodi alterni poesie in versi liberi, traendo ispirazione da autori del ‘900 italiano di correnti letterarie diverse, come Eugenio Montale, Attilio Bertolucci, Cesare Pavese, Vittorio Sereni, Sandro Penna e Giovanni Roboni. La sua poetica è caratterizzata da toni intimistici, che partendo da tracce mai banali del quotidiano, spaziano nel disincanto di excursus riflessivi, toccando profonde tematiche esistenziali.
La poesia, in questo modo, è il mezzo ideale per estenuare le poche certezze del percorso umano alimentando dubbi ed insicurezze che già lo connotano. Solo dal 2007 partecipa a concorsi nazionali, vincendone alcuni (circa una ventina) e ricevendo piazzamenti, riconoscimenti, menzioni speciali e segnalazioni in altri.
Nel 2008 ha vinto la pubblicazione di una sua silloge (Premio Calabria - Alto Jonio) composta da 40 poesie: “Insondabili nodi” edito da Aljon.
Nel 2014 ha vinto una pubblicazione al Premio Thesaurus e questa è la sua seconda raccolta.