Lavinia Rizzi. Conseguiti a pieni voti, maturità classica, laurea in psicologia clinico-forense all’Università La Sapienza di Roma e diploma di laurea all’Accademia Nazionale Silvio d’Amico nel 1977, diviene prima psicologa del poliambulatorio dello S.M.O.M. di Roma, che dirige per dieci anni. Nominata per concorso, esperta antisuicidi dal Ministero di Grazia e Giustizia nel 1982, consegue anche il premio alla Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lavora dal 1967 al 1988 con i più illustri maestri del Cinema e del Teatro italiano quali Ruggero Iacobbi, Mario Monicelli, Vittorio De Sica, Dino Risi, Ermanno Olmi, Franco Rosi, Carlo Lizzani, Mario Scaccia e molti altri. Riceve critiche più che lusinghiere per i suoi tre libri di poesia giovanili da letterati e giornalisti del calibro di Giuseppe Ungaretti, Diego Valeri, Vittorio Vettori, Giana Anguissola, Andrea Zanzotto, Giorgio Barberi Squarotti, Luisa Spaziani, Giuseppe Selvaggi, Luciano Rispoli, Carlo della Corte, Aldo Grasso e altri. Guida per il Museo Eremitani di Padova ed imprenditrice artistica autodidatta, ha tenuto venticinque esposizioni personali di poesia figurativa in Italia e all’Estero, ed è stata per trent’anni a capo della più antica legatoria d’Italia, la Legatoria Piazzesi di Venezia. Madre naturale ed adottiva, ex stakanovista eclettica, ora scrittrice itinerante. È ora hobbista creativa e collagista.