Paolo Rodriguez. Nella non esigua schiera dei predestinati alla poesia,
Paolo Rodriguez è senza dubbio uno dei più fortemente segnati da significative
stimmate:
- è nato (nel 1943) a Rimini, patria di Federico Fellini (e di Sergio Zavoli),
a un tiro di schioppo dalla San Mauro di Giovanni Pascoli e a una sassata
dalla Santarcangelo del “Circolo del Giudizio” dei Baldini, Pedretti, Guerra;
- il suo segno zodiacale è “Gemelli”, come Dante Alighieri;
- avendo avuto la casa distrutta dalle bombe degli Alleati ha una naturale
disincantata famigliarità con gli ossimori;
- vanta un sudatissimo diploma di Ragioniere, come Eugenio Montale.
Vero è che tutti questi ben disposti cromosomi, oltre a dargli una serena
consapevolezza dei propri mezzi, lo hanno anche indotto a pensare di potersela
prendere comoda, facendogli muovere i primi passi verso e nella
poesia (con l’eccezione di qualche sporadica incursione giovanile) soltanto
agli inizi del corrente millennio, dopo la felice guarigione da un fastidioso
ultratrentennale impiego in banca.
La doppiezza tipica del suo segno zodiacale lo spinge, spesso anche oltre il
lecito, ad accompagnarsi a rigore e spensieratezza, come pure a malinconia
e ironia, da sole o in coppia.
Ha ottenuto diversi premi e segnalazioni, tra i quali:
1966 - 3° premio Forum, Forlì
1967 - 2° Maria Cristina di Savoia, Bologna
2005 - 1° Città di Perugia
2006 - 3° A.V. Reali, Sogliano (Fc)
2012 - 1° Contemporanei d’autore, Lecce;
1° J. Prévert, Melegnano (Mi)
2014 - menzione speciale premio Di Liegro, Roma;
3° Città di Partanna
2015 - 1° “Casentino” Poppi (Ar);
1° “San Domenichino” Marina di Massa
Ha pubblicato:
“Col cappello da poeta” Midgard, Perugia 2006
“Caffè non zuccherati” Montedit, Melegnano 2012