Il Futurismo è finito? Se sì, quando? Se è vero che l’atto di fondazione del movimento guidato da Filippo Tommaso Marinetti ha una data precisa ‒ il 20 febbraio 1909, con la pubblicazione del ben noto manifesto su «Le Figaro» ‒, lo stesso non si può affermare per la conclusione. Il volume si propone, quindi, di approfondire, adottando un approccio interdisciplinare, la seconda fase ‒ successiva a quella aurea di Boccioni, Sant’Elia e Carrà ‒ di un’avanguardia che si modifica, si rinnova, si frammenta, si reinventa per proiettarsi, senza soluzione di continuità, nella magmatica temperie verbo-visiva degli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo.