Massimo e Noemia, cugini legati da ricordi d’infanzia e tenero affetto, partono per una vacanza di due settimane in Corsica lasciandosi alle spalle l’uno una fedele ma poco stimolante compagna nell’Appennino Umbro-Marchigiano, l’altra un figlio quattordicenne e un marito geloso nell’iperattiva Milano. Nel corso della loro avventura, vissuta all’insegna della spensieratezza, apprezzeranno con un retrogusto amaro le meraviglie di un’isola sì francese, ma plasmata dalla secolare presenza italiana. L’incanto del paesaggio, la sensualità delle acque del mare e dei fiumi corsi, la lontananza dai propri cari innescheranno forse nei due un amore impronunciabile visti i legami di parentela? A cosa approderà la consapevolezza che le loro relazioni familiari, temporaneamente parcheggiate nella Penisola, sono lungi dal soddisfare il loro bisogno di emozioni vitali? Con una narrazione fluida, avvincente, ben fondata sul piano psicologico, l’autore ci conduce in un movimentato tour corso senza perdere l’occasione di istruirci sulle vicende storiche di un’isola la cui appartenenza alla Francia è a tutt’oggi controversa.