Il viaggio è una (e, perché no?: la più privata, segreta, intima, sofisticata, ambigua, rischiosa, intraducibile, indecifrabile, sublime, maledetta, divinatoria) forma di scrittura. Chi viaggia si scrive, scrive se stesso facendosi scrivere dal viaggio, e
Il viaggio è una (e, perché no?: la più privata, segreta, intima, sofisticata, ambigua, rischiosa, intraducibile, indecifrabile, sublime, maledetta, divinatoria) forma di scrittura. Chi viaggia si scrive, scrive se stesso facendosi scrivere dal viaggio, e nel viaggio si inscrive; il corpo diventa intelletto, l’intelletto si fa corpo; ogni variazione o visione, estasi o raccapriccio scrive l’entità metamorfica in cui ci siamo maturati e mutati.