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L'ARCHETIPO DELLA CANINITA' |
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Di Pietro Roberto Vittorio |
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Prezzo:
€10.00 ( i.i.)
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Nell’opera letteraria di Roberto Vittorio Di Pietro, traslato artistico quanto mai aderente ad una sua particolare visione del mondo e dell’uomo che vi abita, assume indubbio rilievo metaforico-simbolico la ricorrente figura del ‘cane’. Certo innumerevoli sono stati gli scrittori notoriamente dediti ad un rapporto privilegiato con questo animale (e Di Pietro, spaziando da Victor Hugo a D’Annunzio e parecchi altri, ne riprende volentieri il pensiero citandolo strumentalmente in epigrafe); e però, nella poesia di Di Pietro, ciò che riesce a conferire alla ‘caninità’ un valore centrale pressoché archetipico è una davvero inusitata, singolarissima facoltà di immedesimazione psicologica da parte dell’autore con l’animale stimato: una straordinaria forma di empatia destinata a sfociare nientemeno che nella vertiginosa certezza di un reciproco ‘scambio di connotati’ anche sul piano fisico. Una bizzarra gratuità – tanto si potrebbe automaticamente, ed erroneamente, concludere: in realtà, il paradosso, per quanto provocatorio, non risulta così assurdo e arbitrario se è vero che nelle innate virtù del cane, non di rado incomprese, troppo spesso abusivamente calpestate, addirittura disprezzate e ingiustamente respinte come segni di eccessiva ingenuità o risibile debolezza caratteriale, il poeta non esita a scorgere – e a voler, di pari passo, suggerire al lettore/ascoltatore/interlocutore – il fedele rispecchiamento di alcuni aspetti paradigmatici del proprio temperamento e della propria intima natura sensibile, anch’essi in qualche modo fraintesi o riprovevolmente travisati. Estratto: L'ARCHETIPO DELLA CANINITA' (458,90 KB) |
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